Pensieri umani


Alcune immagini prima e dopo l'intervento




L'u


























































L'uomo e la natura, un legame indissolubile, si direbbe.

E quante volte viene da pensare,

chi siamo noi per guidare e correggere ciò che natura crea, chi siamo per conformare tutto a nostro piacimento, chi per declamare la distruzione di intere generazioni (raramente, anche se in crescita, riusciamo a preservare dei patrimoni), per erigerci a coloro che sanno quello che fanno, dotati di quell’intelligenza superiore da cui sembra escano le cose migliori per tutti.

E quindi ciò che naturalmente vediamo creato, le così definite forme viventi geneticamente diverse, gli ecosistemi, la variabilità biologica: di geni, specie ed habitat, sembrerebbe secondo la nostra saggezza, un mondo caotico senza alcun disegno divino: di certo, un’armonia per noi lontana.

Sono queste le considerazioni in cui a volte ci troviamo ed a cui è nostro dovere trovare una risposta adeguata al mantenimento di quel legame.

Venendo a noi, sabato scorso siamo stati esecutori di una di quelle correzioni biologiche, nello specifico, a danno dell’edera che copre ancora una buona parte dell’Eremo di San Famiano.

L’edera nata sia da terra, sia nelle crepe della parete tufacea che dall’alto, rischia di devastare velocemente questo antico manufatto, antecedente l’anno mille.

Per tutti noi che siamo interessati alla salvaguardia di questo Eremo, per la sua storia e per le leggende a esso legate, pensiamo che liberandolo dall’edera, durerà qualche anno in più è potrà essere tramandato alle generazioni che seguiranno.

Un’azione questa non proprio rispettosa di quella wilderness, termine che, alle nostre latitudini, rischia incomprensione.

Che dicono quelli che si catalogano ecologisti.

Un piccolo video realizzato da Roberto.
http://www.youtube.com/watch?v=nDylM6hFLYI&feature=youtu.be


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